Licenza di Eccesso

Licenza di Eccesso

Allegorie, enigmi animali, miti e racconti epici, raccolti in una “WUNDERKAMMER” contemporanea, una camera delle meraviglie dentro alla quale osservare e riflettere i sogni e le paure del nostro tempo.

Una “Camera delle meraviglie” nella quale conservare i sogni e le ossessioni per osservarli e illuminarli, un viaggio che conduce all’interno di nuove guide di bellezza che disvelano i segreti senza nessuna remora e aprono un nuovo concetto di desiderio fondendosi insieme oltre il giudizio, mostrando contemporaneamente la morte e il suo processo di rinascita.

Una vera e propria illustrazione della contemporaneità, filtrata attraverso un ricco vocabolario di simbologie, rimandi, conoscenze visive e tecniche, riferimenti, allegorie e un ricco bagaglio di significati che fanno ddi questo libro una vera e propria illustrazione del “Racconto umano”.  La lettura immediata pone infatti di fronte alla potenza di corpi svelati che si mostrano con vigore, belli, potenti, marcati da un raffinato erotismo, ma anche emaciati, decadenti, tanto sofferenti che talvolta divengono alla vista quasi disturbanti. Il corpo, vivo e tormentato, assume nuovi significati e diviene immagine di una lotta, anche violenta, che in primo luogo è interiore, ma anche rivolta verso il mondo esterno e le sue barriere siano queste morali, etiche, politiche, religiose. Con i corpi posti su sfondo scuro o in uno spazio bianco, senza luogo e senza tempo, alla ricerca dell’eterno,

Quelli che si mostrano allo sguardo sono corpi rappresentati nella loro unicità che diviene “imperfezione perfetta”, un’unicità che si palesa anche nella scelta dei modelli: persone comuni, ma allo stesso tempo consapevolmente non comuni perché libere di mostrarsi per ciò che sono. Ecco perché la volontà di soffermarsi anche su quelle che potrebbero essere giudicate mancanze estetiche o inadeguatezze fotografiche, o elementi non canonici della bellezza contemporanea. A tutto ciò sottende una tecnica e una ricerca compositiva eleganti e attentamente calibrate che rendono le sue opere esempi di quella arte in cui mestiere e studio si fondono con sapienza. L’analisi delle luci, i giochi del chiaroscuro, le scelte dei colori e delle textures, le articolate architetture dei corpi che disegnano nuove geometrie, rimandano a uno percorso attento dei particolari, unitamente a conoscenze e fonti differenziate che vanno dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema, dalla letteratura alla semiotica, fino alla cultura giapponese shibari. Il richiamo alle arti figurative (più classicamente intese), è subito evidente dai titoli delle sue immagini che si rifanno, come si è detto, alle storie così spesso rappresentate dagli artisti nel passato.

Proiettate in uno spazio senza luogo, in un tempo immobile, nel tentativo di sottrarsi alla morte, in cui solo il gesto la ribellione a leggi codificate, il coraggio in vista di un fine ultimo, l’essere compassionevoli e il suo significato assumono importanza e ci rammentano la bellezza e l’armonia dell’essere umano, riportandone alla luce la sua vera essenza, ma anche le sue sofferenze queste immagini non sono altro che specchi in cui guardarci per riscoprirvi le nostre paure, le nostre incertezze, le costrizioni del mondo contemporaneo, ma che ci rammentano anche l’esistenza della bellezza e dell’armonia e ci portano in un territorio dove tutto è possibile. Vere e proprie allegorie contemporanee nelle quali l’uomo può ritrovare la sua autentica essenza.

Autore:

Davide Conti

Formato:

16,5 x 24 cm

Pagine:

116

Confezione:

Brossura

Editore:

Modern Paint

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